Orlando Sora e Fabio Tombari

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Rio Salso, in Piazza Marchionni, una magica sera d’estate con Fabio Tombari e Orlando Sora protagonisti.
La presentazione del libro e il ricordo dei due grandi artisti sono stati un momento particolare che ha commosso e coinvolto i partecipanti.
Una serata perfetta: il tempo ci ha voluto bene e, verso la mezzanotte, abbiamo visitato, al lume delle torce, la Casa — a cento metri dalla piazza — dov’ è vissuto Fabio Tombari con la sua famiglia dagli anni Cinquanta in poi.

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Sono state allestite due diverse locandine per l’evento, tutt’e due di effetto: la locandina blu è stata usata anche come manifesto.
Siamo partiti per tempo, un viaggio di 500 km. il nostro, tutto è andato bene ma, verso sera, ci siamo sperduti nella meravigliosa campagna marchigiana. Sono rimasta piacevolmente sorpresa nel constatare che c’è ancora una parte d’Italia che non è stata lapidata e dilapidata, spero che venga conservata da persone di buona volontà. E ne abbiamo trovate!
L’accoglienza è stata ospitale, non conoscevamo nessuno e ci siamo sentiti a nostro agio immediatamente. Avevamo portato il video con tutte le immagini dei dipinti di Orlando Sora presenti nel libro e l’abbiamo preparato. Ci hanno presentato i due studenti di chitarra classica che avrebbero suonato le musiche del repertorio di Orlando Sora, appassionato chitarrista, e un giovane compositore, Alessandro Buccioletti. E abbiamo incontrato Massimo Bini che ci avrebbe, di li a poco, parlato della grande amicizia tra il pittore Orlando Sora e lo scrittore Fabio Tombari con grande passione. Tutti hanno lavorato per la riuscita di questa indimenticabile serata.
Spero, con una piccola cronaca fotografica e qualche video, di rendere onore alle persone che hanno preparato, con semplicità, un evento culturale notevole   e hanno contribuito a far rivivere il ricordo di due grandi artisti.

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I preparativi

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Un preludio musicale

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Marcello Sparaventi di Centrale Fotografia di Fano e Erica Guarandelli di PresenteFuturo introducono la serata.

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Massimo Bini racconta l’amicizia tra lo scrittore e il pittore.
Sullo schermo la casa di Rio Salso dove ha vissuto Fabio Tombari

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Un intermezzo musicale

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Marcello Sparaventi chiede a Luca e Andrea che cosa hanno suonato

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“Omaggio a Orlando Sora” il libro di Giovanna Rotondo, sullo schermo si susseguiranno le immagini dei dipinti.

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Sullo sfondo l’autoritratto di Orlando Sora e a destra il busto di Fabio Tombari

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Sullo schermo s’intravede un bel ritratto di Orlando Sora

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Massimo Bini, accompagnato da musiche di Alessandro Bucciolesi, legge Tombari

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Una veduta laterale della piazza

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I saluti di Elena, la nipote dello scrittore Fabio Tombari

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La festa

Non è la prima volta che presento un libro tuttavia questa presentazione mi è piaciuta molto, è stato un bell’ evento, ben organizzato e molto partecipato. Non so se potrò  inserire qualche video in cui Massimo Bini legge le opere di Fabio Tombari:  varrebbe la pena ascoltare qualche minuto.

Giovanna Rotondo

https://www.facebook.com/PresenteFuturoTavullia/videos/522729401245262/

https://www.facebook.com/PresenteFuturoTavullia/videos/523174307867438/

http://www.fanoinforma.it/a-tavullia-un-appuntamento-per-ricordare-il-pittore-orlando-sora-e-lo-scrittore-fabio-tombari/#respond

http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=20134

Orlando Sora, un articolo di Stefano Cassinelli su “Il giorno”

Continuando la rassegna stampa del libro “Omaggio a Orlando Sora”,  un articolo di Stefano Cassinelli apparso sul “Il giorno” del 20 marzo.

Vi racconto Sora 1

Si può leggere sul link evidenziato qui sotto

http://media.lavitafelice.it/news/allegati/il%20giorno%20lecco%20como%2020%203%2016.pdf

 

Orlando Sora Artista del Novecento. Video e articolo di Aloisio Bonfanti.

Continuando la rassegna stampa in “Omaggio a Orlando Sora Artista del Novecento“, altre informazioni sulla vita di Sora nell’articolo e nel video di Aloisio Bonfanti.

Video

 

Articolo scritto Domenica 03 gennaio 2016 alle 14:09 su Leccoonline

Lecco: Orlando Sora, omaggio al pittore di Giovanna Rotondo

“Omaggio ad Orlando Sora, artista del Novecento”, è la nuova fatica letteraria di Giovanna Rotondo, scrittrice lecchese che ha vissuto per anni in Inghilterra e negli Stati Uniti, dove ha insegnato italiano e cultura italiana. Il libro rende omaggio ad Orlando Sora (1903-1981), marchigiano nativo di Fano, ma dal 1927 a Milano e dal 1930 a Lecco, dove è rimasto definitivamente. E’ stato Antonio Gerosa Crotta, figlio di Valentino, a mettere a disposizione dell’artista marchigiano un appartamento in via Appiani, dotato di salone con ampio finestrone luminoso, per la sua attività artistica. Lo studio di Sora aveva anche l’ingresso sotto il terrazzone del “cortile delle botti e dei sassi” di via Ghislanzoni.

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Il pittore Orlando Sora

Sora era un virtuoso suonatore di chitarra ed era anche un appassionato di sport, in modo particolare la boxe, che aveva praticato negli anni giovanili, a Fano.
Il pittore è stato insignito dalla città di Lecco del civico riconoscimento di cittadino benemerito nel 1977, con il sindaco Giuseppe Resinelli.

sora2.jpgLo scrittore Fabio Tombari e figure femminili di Orlando Sora

Opere di Orlando Sora si possono trovare sulla volta del Teatro della Società di Lecco, nel grattacielo di piazza Manzoni, al nuovo palazzo delle Poste di viale Dante, nella chiesa di San Giuseppe al Caleotto, lungo via Baracca, ed anche nella chiesa parrocchiale di Acquate, con una Via Crucis a suo tempo eseguita per la chiesetta della Madonna della Neve, in località Piani Erna. Era un amico del grande scrittore marchigiano Fabio Tombari, più volte venuto a Lecco su invito dello stesso Sora. La città di Lecco ricorda Orlando Sora con una via a lui dedicata nel quartiere San Giovanni, presso il costruendo nuovo ostello della gioventù.

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La volta del Teatro della Società di Lecco, opera di Sora del 1979
La prefazione alla pubblicazione di Giovanna Rotondo è di Gianfranco Scotti, noto cultore di arte e di storia, nonché autore di una splendida edizione dei Promessi Sposi in dialetto.
Nella prefazione Scotti mette in evidenza “che nel panorama della pittura del Novecento campeggia la figura di Orlando Sora, un artista di straordinario talento, che non ha avuto in vita, e nemmeno dopo la morte, quel riconoscimento che gli è dovuto”. La copertina e le foto del libro sono di Ian Stuart. Il volume è stato stampato da Tempo Libro di Milano.

Aloisio Bonfanti

http://www.leccoonline.com

L’attivista

Me ne stavo tranquilla a leggere il giornale e a bere il caffè, un piacere irrinunciabile, al mattino, da quando sono in pensione. Era una bella giornata tiepida e mi ero seduta fuori dal solito bar, nella piazza centrale della città. Accanto a me, a pochi passi dal mio tavolino, avevano posizionato un gazebo di propaganda elettorale:
“Vota Matteo Renzi alle primarie del Partito Democratico” e una bella gigantografia del giovanotto in questione. -Non male- pensai.
Due attivisti si prendevano cura dell’insieme: un signore anzianotto, seduto al tavolo, occhiali spessi, scuri e capelli radi, tinti, alquanto anacronistico se rapportato al giovanottone sorridente della gigantografia, e una donna.
La donna, di età indefinibile, ma di aspetto più moderno e dinamico, indossava blue jeans, scarpe da tennis, poncho e sciarpa multicolore.
Aveva in mano un pacco di volantini, che tentava di rifilare ai passanti con un linguaggio simpatico e vivace.
La tizia dava delle risposte graffianti e non le mandava a dire. Con i giovani era aggressiva e usava immediatamente il tu. Con le persone anziane si adeguava al loro modo di fare. Se qualcuno poneva una domanda, lei rispondeva con una battuta, ma, se necessario, era pronta a parlare dell’argomento con una certa competenza.
Incuriosita, smisi di leggere per qualche minuto e mi soffermai a osservare e ad ascoltare.
“Votiamo per Matteo Renzi alle primarie del PD? Sì, dai, vedi com’è bello? E così mandiamo a casa qualche vecchiaccio della politica”.
“Mah, tanto non cambia niente, sono tutti uguali”.
“Va bè, allora cosa facciamo, non votiamo? Bisogna imparare a votare bene”.
“Vota Matteo Renzi alle primarie? Dai, Almeno alle primarie di partito!
“Ma non erano di coalizione?
“Eh si, ma noi dobbiamo votare per Renzi!”.
“Ma chi glieli dà i soldi per la campagna elettorale a Renzi?”
“Noi. Ci autotassiamo tutti. Se vuoi dare un contributo, ti do la ricevuta”.
“No… chiedevo tanto per chiedere”.
“Vota Renzi alle primarie, guarda com’è giovane e bello: prova, almeno alle primarie!”
“Eh, sì, ci stavo pensando. Bisogna mandarli a casa tutti”.
“Si spera… almeno una buona parte!”
“Vota Renzi alle primarie come segretario del PD…”
“E perché dovrei?”
“Perché è necessario rinnovare questi partiti di m…, devono smetterla di prendersi i nostri soldi e fare le Società Per Azioni!”
“Io ho altre idee”.
“Se le tenga. Ma voti Renzi alle primarie, questo non la impegna a votare lo stesso partito alle elezioni politiche!”
“Dobbiamo cambiare i partiti. Votiamo in massa per Renzi alle primarie di partito… “
“Ma chi è Renzi?
“E’quello del manifesto, un giovane di belle speranze, al momento Sindaco di Firenze. Dice che dimezzerà il numero dei parlamentari, eliminerà i finanziamenti ai partiti, gli sprechi, i privilegi…”
“Uh, quante cose…!
“Lo voterò quando incomincerà a farle!”
“Se non lo vota come fa…?”
“Ci penserò…”
“Bravo ci pensi e lo voti”.
“Va bè, meglio tentare che mollare!”
“Vota Renzi alle primarie, dai guarda com’è bello e giovane”.
“Io voto Grillo”.
“Anch’io voto Grillo, ma voto anche per Renzi alle primarie, come segretario. Tutti quelli che si sputtanano a dire che toglieranno i finanziamenti pubblici ai partiti, faranno dimagrire la Casta , taglieranno a destra e a manca… io li voto! Voglio vederli alla prova e voglio vedere i partiti con le pezze nel culo!“
“E se poi non fanno niente?”
“Li infilziamo… abbiamo aspettato anche troppo!”
“Vota Matteo Renzi alle Primarie del PD. Non ti impegna a votare il PD!”
“Ma neanche se mi pagano… “
“E allora continua così, ma non ti lamentare se nulla cambia… “
“Il mio voto non me lo fregano più, quelli…”
“Non votando, non si migliora la situazione!”
“Perché, votando si migliora?”
“Bisogna sperare che questa sia la volta buona!”
“Ma si paga per votare alle primarie”?
“Purtroppo si. Due euro”.
“Allora non ci vado: cosa ne ha fatto il PD di tutti i nostri soldi? Più di 200 milioni in meno di quattro anni e chiamalo partito di sinistra!”
“Vero! Si spera di cambiare anche questo… ”

Un’affermazione che non la convinse, sembrava disturbata da un pensiero molesto, continuò a distribuire volantini,  meccanicamente, senza dire nulla, per qualche minuto. Infine, si avviò al gazebo, lasciò sul tavolo quelli che aveva ancora in mano, salutò con un cenno e se se ne andò. Tutto si svolse con una certa rapidità e mi colse di sorpresa… avrei scambiato volentieri due chiacchiere con lei!

Giovanna Rotondo Stuart